«Oggi il mondo va così Eleonora, non si possono più fare progetti a lungo termine. Io almeno ho imparato a non farne più. Mi limito a fare piccoli passi, che farò dalla 7 alle 12… oltre è già speculazione.»
Io mugugno qualcosa, faccio le mie facce contrite che vogliono dire tutto e nulla, perché non so come prendere questa affermazione. Cioè, in linea di massima anche io sono una sostenitrice del: “La vita è una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita”. O del fatto che spesso accade l’opposto di ciò che avevi pensato, mentre ciò che ti prefissi non avviene. Fin qui ci siamo, un po’ di sano fatalismo è pure terapeutico. È il pizzico di pessimismo a mo’ di rigurgito acido, tipo peperonata che ti sveglia alle tre di notte, che mi rimane sul gargarozzo.
Lui (un signore fra l’altro adorabile, che alla fine della fiera, per quello che gli è capitato, ne ha ben donde di avvilupparsi nel pessimismo) continua:
«Non si possono fare progetti e sai perché? Perché la vita non va mai come vorremmo. Allora si rimane inevitabilmente delusi. Quindi basta, uno si prepara al peggio e sopravvive al quotidiano. Ci si gode l’amore di chi ci vuole bene, una passeggiata con il cane, le fusa del gatto, il tè delle cinque… e va così.»
E va così.
E va così?
Bearsi delle piccole gioie della vita è un traguardo, mi dico io, non deve essere però una rassegnazione, un “Meno male, me poteva di’ peggio!”.
«Insomma Eleonora, se alla fine della giornata ti sei annoiata, vuol dire che è andata bene!»
Perché secondo Lui, vuol dire che, se ti sei annoiata, sì non ti è successo nulla di esilarante, ma nemmeno nulla di tragico. E può essere un punto di vista, un po’ disfattista, un po’ “Mi lascio andare all’inevitabile” e che un po’ fa a cazzotti con la mia ostinata testardaggine a volere di più, la mia tigna nera che mi suggerisce di provare a vedere non solo il nero, marrone e grigio, ma anche e soprattutto il rosa, azzurro, verde e giallo.
Poi è vero, le fregature (in amore, lavoro, amicizia) sono dietro l’angolo. Però, invece di girare sui tacchi e cambiare strada, tutto sommato mi va bene correre qualche rischio, girarlo sto angolo e vedere che ci trovo.
Magari mi capita qualcosa di bello.
Forse.