Non me li dà nessuno 38 anni, arrivano fino a darmene dieci in meno. Poi però scoprono che sono del 1980 e allora sì, cacchio, c’hai 38 anni.
Ché 38 sono quasi 40 e a quarant’anni le donne hanno due figli, gli orecchini di perle e la gonna a pieghe oltre il ginocchio, secondo loro.
Questo non te lo dicono ma te lo fanno capire che sei una quasi quarantenne che pare una quasi trentenne con le sneakers e i jeans e che gli orecchini di perle li metti ogni tanto.
Senza figli… ma lo sai che dopo i 40 è rischioso farli? Cioè o adesso o mai più, guarda che poi te ne penti, figurati che già dopo i 35 sei una primipara geriatrica! Io all’età tua avevo già due figli… tzè!
E ridono.
Ma poi perché non vi siete ancora sposati? Ah, convivete – smorfia – eh ma guarda che sposarsi in chiesa con l’abito bianco è il sogno di tutte… e poi quando arriva il pupo che lo fai nascere fuori dal matrimonio? Non è bello!
Ecco, queste domande/giudizi dai 35 in su me le sono sentite ripetere spesso e anche da persone insospettabili.

Ill. by Carote e Cannella
A questo punto, inevitabilmente, oltre al mio più totale sconcerto, si aggiungono anche una serie di riflessioni.
Punto primo: chi ha stabilito che universalmente sposarsi in chiesa e con l’abito bianco sia il sogno segreto di tutte, anche di quelle che con fermezza affermano il contrario?
Perché se neghi questa cosa – secondo chi sostiene ciò – è solo una questione di “volpe che non arriva all’uva”.
Cosa? Trasecolo io.
Continuano a uscirmi gli occhi fuori dalle orbite sentendo che fare un figlio “fuori dal matrimonio” sia quantomeno sconveniente.
Fra un po’ ditemi anche che bisogna fare il matrimonio riparatore e poi mi viene il dubbio di essere tornata indietro a cent’anni fa. La cosa fantastica è che tali affermazioni non escono dalla bocca di nonna Annunziatella di anni 90 che vive a Cosenza o dalla bocca di nonno Armandino di 88 anni che vive ad Alzano Lombardo, no!
Vengono dalla bocca di miei coetanei, di gente istruita/evoluta che in teoria dovrebbe aver superato questi luoghi comuni assai vetusti e anacronistici.
Punto secondo: la ciliegina sulla torta è la faccia che fanno quando paventi l’idea che tu non senti, attualmente, l’impellente esigenza di mettere al mondo una creatura.
Ti guardano manco fossi appena scesa da una navetta ovoidale piena di lucine, con una tuta verde a squama di rettile.
Che poi, voglio dire, questa gente che emette giudizi tanto facili, si è mai posta la domanda: ma questa coppia, non vuole figli o non può avere figli?
Ci hanno mai pensato queste persone dotate del tatto di un mammut che talvolta non è questione di non volerlo mettere al mondo un pargoletto, ma di non poterlo mettere al mondo e che queste domande insistenti e fuori luogo sono come coltellate in pieno petto?
Ci hanno mai pensato queste persone che esistono donne/coppie che non vogliono un figlio e non per questo sono i diretti discendenti di Satana?
Ci hanno mai pensato queste persone che esistono coppie che un figlio non se lo possono “permettere”?
Sembra che la vita sia tutta una corsa verso qualcosa, verso tappe obbligatorie imposte da una società finto-progredita: e quando ti laurei?, e quando ti fidanzi?, e quando trovi lavoro?, e quando ti sposi?, e quando fai un figlio?, e quando fai pure il secondo?, e quando vai in pensione?… fra un po’ ti chiederanno: e quando hai pensato di schiattare?
Che tu stai lì e ti fai due conti: cazzo, ho 26 anni e mi mancano sette esami… sono una fallita/o.
Cazzo, non mi piace nessuno, non riesco a trovare quello/a giusto, incappo sempre in storie sbagliate… sono una fallita/o.
Cazzo, salto da un lavoro a un altro, ho 30 anni e forse ancora non ho capito bene quello che voglio dalla vita, magari ho voglia di cambiare tutto, di imbarcarmi in un’altra avventura perché quello che ho fatto fino a ora non mi piace, non mi rende felice… allora forse sono una fallita/o.
Cazzo, come mai sono una donna in piena età fertile e ho l’istinto materno di un sasso di alta montagna? Perché, per carità, i bambini sono carucci, però non ne voglio… mi dicono che sono un’egoista, perché per una donna non c’è niente di più bello della maternità, perché una donna è completa e realizzata solo se fa un figlio… forse sono una fallita.
Ecco, magari ho estremizzato un po’ i vari concetti, eppure a grandi linee penso che purtroppo, nonostante siamo nel 2019, esistano ancora preconcetti e tabù che sono incrostati dietro una facciata di antipatico perbenismo, perché quando una ragazza poco più che ventenne e che studia discipline mediche mi viene a dire che prendere la pillola anticoncezionale è peccato, boh, io un po’ mi spavento.
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[…] Questo post nasce come una sorta di corollario a un post che ho pubblicato tempo fa: ho 38 anni e non li dimostro. […]