E le vedi queste donne forti che nella quotidianità lottano con dolcezza per trovare il loro posto nel mondo. Queste donne intelligenti e piene di ironia, sensuali e materne, a volte con la testa tra le nuvole, perse in un mondo tutto loro, magico, onirico, un mondo fatto di interiorità e sogni; oppure incredibilmente organizzate e precise, metodiche, amanti dell’ordine e desiderose di riuscire bene in tutto ciò in cui si cimentano.
Si dividono per moltiplicarsi, mille pezzi di un vetro che riflette luce, sono mamme la mattina, figlie il pomeriggio, mogli la sera.
E poi sorelle, nipoti, amiche.
Sono al lavoro ad arrabattarsi tra colleghe maligne e pettegole, al saggio di danza della primogenita per fare le foto del suo primo tutù, si mettono due gocce profumo nell’incavo del braccio per stupire l’uomo dei loro sogni, cucinano la parmigiana come gli ha insegnato la nonna.
Sorridono, sorridono alla vita, a un amore, sorridono per loro stesse e per le persone care; poi piangono, chiuse in qualche dolore che la vita gli pone davanti, dolori improvvisi o dolori maturati nel tempo, incrostati tra ricordi e rimpianti.
Si gondono gli attimi di felicità come perle di rugiada di primo mattino; si fanno la coda di cavallo o mettono in libertà i tanti ricci ribelli. Un velo di trucco al mattino, sguardi da gatta la sera. Occhi grandi che scrutano il mondo: occhi lucidi, tristi, azzurri, stanchi, miopi, vispi, disperati, folli d’amore, curiosi.
Si guardano allo specchio e si piacciono, perché l’autostima e l’accetazione di sé è un tassello fondamentale; oppure criticano ogni centimetro di pelle con la voglia di essere perfette, con la voglia di superare sempre qualche limite imposto o autoimposto; fanno tanti buoni propositi per migliorare: via la cellulite lì, gambe più sode, addominali di qua, leggerò di più la sera, guarderò documentari interessanti, ballerò di più, canterò a squarciagola in macchina, cucinerò cibi più salutari, sorriderò alla vita – comunque vada.
Le vedi che si comprano un vestito per gratificarsi, un vestito che le faccia sentire bellissime e poi di corsa al supermercato con carrelli che scoppiano di spesa, ma anche in fila alla cassa con in mano solo la busta del latte e una scatoletta di tonno, perché stasera no, non ho voglia di fare niente.
Forse hanno un marito che le trascura, forse un fidanzato che le riempie di attenzioni, sono single a volte, grintose, piene di vita, escono con le amiche e mangiano la pizza tra risate e confidenze.
Corrono con le scarpe da ginnastica, corrono con i tacchi, corrono tra le pagine della vita alla ricerca tenace, indomita, instancabile di quella scintilla di felicità pronta a brillare solo per loro.