Potrei “denunciare” Giulia Ciarapica per sequestro di persona… sì, avete letto bene: perché questa non è una semplice recensione di un libro ma la testimonianza di una vera e propria esperienza, quella che Giulia mi ha fatto vivere leggendo Una volta è abbastanza.
Difatti, tecnicamente parlando, si può parlare di rapimento: sono stata rapita dalla storia, dai protagonisti, dall’ambientazione, dall’intreccio, dai suoni e dai profumi. Una volta è abbasta era lì sul comodino e, non appena lo chiudevo perché – signori miei – ho una vita che comprende un lavoro e vari altri impicci quotidiani, quello prepotente mi faceva la voce grossa: «Eleonora, torna da me, torna da noi… vieni a Casette d’Ete!».
Una sorta di canto delle sirene di ulissiana memoria.
Io ho provato, lo giuro, a far finta di nulla, a passare davanti alla sgargiante copertina e tirare dritto, ma a nulla sono valsi i miei sforzi; Giulia sa bene come incatenare le persone alla sua storia.
L’autrice, infatti, non ci racconta una storia, ma La Storia, quella della sua famiglia e quella di un territorio (le Marche) che esce a fatica, ma anche a testa alta, dalle difficoltà del secondo dopoguerra.
Siamo a Casette d’Ete, ci sono Giuliana e Annetta, Valentino e Rita, la Fefena, Sandra e Giovanna e a un certo punto non sono più i nomi dei personaggi di questo romanzo, ma sono i nomi di quelli che sarebbero potuti essere i nostri nonni, i nostri parenti lontani di cui si è parlato una volta a Natale, a tavola, mentre tua madre dice: «Ma ti ricordi la Giuliana e Annetta che casino hanno fatto da giovani…».
Una storia che è così radicata nel territorio e nell’ambito delle emozioni intime che diventa di tutti.
E ti pare di vederli mentre vivono la loro vita che di fittizio non ha nulla; i protagonisti stanno lì a parlarti, ad aprirti il loro cuore e i loro pensieri, a farti entrare in quotidiano così normale da parere meraviglioso.
Una volta è abbastanza purtroppo finisce, ma per fortuna si tratta di una trilogia, perché non mi sento ancora pronta a lasciare andare via Giuliana, Annetta e Valentino, non voglio fare le valigie e partire da Casette d’Ete.
Il romanzo d’esordio di Giulia Ciarapica (ciclone di donna dalle mille virtù che scrive libri e scrive di libri con entusiasmo, in modo travolgente e innovativo), non ha nessuna delle pecche dei romanzi che sono tali: non soffre di cedimenti o di ridondanze, di contraddizioni o inciampamenti. Mi sono trovata a sottolineare tantissime frasi così vere da sentirle “mie”. Lo stile di Giulia, tondo, lussureggiante e fatto di parole da gustare sul palato, fanno di Una volta è abbastanza un titolo da inserire di corsa nella propria libreria.

Perché resta solo quel che conta, e conta soltanto ciò che resta.
Al di là di tutto. Nonostante tutto.
Trama
L’Italia è appena uscita dalla guerra. A Casette d’Ete, un borgo sperduto dell’entroterra marchigiano, la vita è scandita da albe silenziose e da tramonti che nessuno vede perché a quell’ora sono tutti nei laboratori ad attaccare suole, togliere chiodi, passare il mastice. A cucire scarpe. Annetta e Giuliana sono sorelle: tanto è eccentrica e spavalda la maggiore – capelli alla maschietta e rossetti vistosi, una che fiuta sempre l’occasione giusta – quanto è acerba e inesperta la minore, timorosa di uscire allo scoperto e allo stesso tempo inquieta come un cucciolo che scalpita nella tana, in attesa di scoprire il mondo. Nonostante siano così diverse, l’amore che le unisce è viscerale.
A metterlo a dura prova però è Valentino: non supera il metro e sessantacinque, ha profondi occhi scuri e non si lascia mai intimidire. Attirato dall’esplosività di Annetta, finisce per innamorarsi e sposare Giuliana. Insieme si lanciano nell’industria calzaturiera, dirigendo una fabbrica destinata ad avere sempre più successo. Dopo anni, nonostante la guerra silenziosa tra Annetta e Giuliana continui, le due sorelle non sono mai riuscite a mettere a tacere la forza del loro legame, che urla e aggredisce lo stomaco. In queste pagine che scorrono veloci come solo nei migliori romanzi, Giulia Ciarapica ci apre le porte di una comunità della provincia profonda: tra quelle colline si combatte per il riscatto e tutti lottano per un futuro diverso. Non sanno dove li porterà, ma hanno bisogno di credere e di andare.

Editore: Rizzoli
Autore: Giulia Ciarapica
Pagine: 365
Blog di Giulia: https://giuliaciarapica.com/