13 marzo 2020,
è anche venerdì 13. Cioè, venerdì 13, be’ trovo dell’ironia in questa data, fortuna che non sono mai stata superstiziosa! Oggi io e Luca non abbiamo messo il naso fuori di casa, nemmeno per la spesa, nemmeno per andare a buttare la spazzatura.
Però siamo stati in giardino quasi tutto il giorno. Luca si è spaccato la schiena, ha pulito tutta la siepe dalle foglie secche e ha levato la gramigna e le erbacce. Io ho raccolto le foglie secche che lui accumulava mentre Moki correva qua e là come un pazzo invasato, arrampicandosi sull’ulivo e sulla mimosa, e Bubi ci guardava per dire: vabbè, bello ‘sto giardino, ma rimettetemi sul divano.
Poi ho cucinato: gnocchi al sugo e insalata a pranzo, spinaci e lenticchie per cena.
E ho bevuto l’orzo, come vi avevo detto ieri qui, è il mio nuovo pallino.
L’allenamento non è mancato, ormai ci alleniamo quotidianamente da quasi un anno. Ed è vero, quando lo sport entra a far parte della routine giornaliera, non se ne riesce più a fare a meno. Per me che faccio comunque un lavoro sedentario, davanti al computer, è una vera e propria valvola di sfogo. Adesso più che mai.
Però non vi nego che talvolta la stanchezza mi soverchia e mi devo violentare un po’ per alzarmi e trovare la fantasia di allenarmi; quando sono stanca (anche mentalmente) trovo sollievo con lunghe passeggiate. Ma non è il momento di farne, quindi ci siamo sintonizzati sul canale YouTube di PopsugarFitness e abbiamo fatto 40 minuti di HIIT… che fatica.
Ho anche approfittato del tempo libero per fare un bell’impacco per i capelli con litrate di olio di cocco. Non so voi, ma io ho una vera e propria fissa per i capelli, sono sempre alla ricerca di prodotti miracolosi.
Ho quasi finito la mia attuale lettura: La vita segreta degli scrittori di Guillaume Musso. Mi sta piacendo moltissimo, tanto che mi sono ripromessa di comprare altri libri dell’autore, il suo stile mi ha conquistata da subito.
Dopo cena ci siamo visti due puntate di The Good Place su Netflix, è una serie che vi stra-stra-consiglio. Luca ha detto: “Per un attimo mi sono dimenticato di tutto, questa serie mi ha fatto distrarre davvero”.
È leggera, ironica e brillante, episodi di 20 minuti che volano via in un baleno.
A questo punto, voglio lasciarvi, come promesso, un mio racconto breve che vinse un concorso di scrittura di qualche anno fa, indetto da un magazine dedicato all’horror e al thriller.
Si intitola: “In un battito d’ali”, cliccate e vi si aprirà il racconto in una nuova pagina <3
Un abbraccio a tutti,
teniamo duro.
Eleonora
Leggi anche: In silenzio e Diario di una Pandemia, Giorno 1